mercoledì 4 novembre 2015

Della teoria dei colori (Zur Farbenlehre)

Ruota cromatica di Goethe

In quest'opera Goethe sostiene, contrapponendosi alla teoria sviluppata da Newton, che i colori scaturiscono da un offuscamento della luce.

<< Il giallo è una luce che è stata attenuata dalle tenebre; il blu è un'oscurità indebolita dalla luce. >>

Goethe verificò la sua teoria attraverso alcuni esperimenti con un prisma. Mise su un fondo nero una striscia di carta bianca. Il punto di contatto del bianco con il nero, visto con un prisma, da una parte appariva giallo che tendeva al rosso  e dall'altro azzurro che tendeva al viola. Allontanando il prisma fino a far congiungere i due bordi colorati si formò il verde.
Poi mise su un fondo bianco una striscia nera ed osservò che nel punto d'unione del bianco e del nero si formavano, da una parte il rosso che tendeva al giallo e dall'altra il violetto che tendeva all'azzurro. Allontanando il prisma al congiungimento dei colori si formò il porpora, allontanando ancora il prisma il porpora si trasformò in Fior di Pesco.
Per poter rendere visibili i suoi risultati agli occhi di tutti, Goethe ordinò tutti i colori in un cerchio cromatico nel seguente ordine: in alto mise il porpora e in senso antiorario aggiunse il violetto, il blu, il verde, il giallo e l'arancio.
Con questo cerchio egli sviluppò la sua teoria sull'armonia.
Diede la definizione di "armonici" a quelle coppie di colore che stavano agli opposti, uno di fronte all'altro. Queste coppie sono il Porpora-Verde, il Violetto-Giallo e il Blu-Arancio. Questi colori sono anche definiti complementari.

Link utili: Biografia
                 La teoria dei colori

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