Odisseo e Nausicaa |
"Entrato nel cortil, rapidamente
Sino alla madre mia per le superbeCamere varca. Ella davanti al foco,Che del suo lume le colora il volto,Siede, e, poggiata a una colonna, torce,Degli sguardi stupor, purpuree lane.Siedonle a tergo le fantesche; e pressoS'alza del padre il trono, in ch'ei, qual dio,S'adagia, e della vite il nèttar bee."
Questi versi sono tratti dal libro VI dell'Odissea di Omero: dopo varie peripezie Odisseo giunge, in seguito al naufragio della sua imbarcazione, nella terra dei Feaci, dove incontra Nausicaa, figlia del re Alcinoo. In questi versi la principessa guida Ulisse verso la dimora del padre.
Ho scelto questi versi dell'Odissea perché in queste poche righe è racchiuso un dettaglio importante, che si ricollega alla caratteristica che sto approfondendo in questo blog, la colorabilità: infatti la luce del fuoco della casa di Alcinoo dona colore al volto di sua moglie, la madre di Nausicaa.
Legna che arde |
Link utili: Libro VI dell'Odissea
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